Negli ultimi anni, l’attenzione verso i carburanti sintetici, noti come e-fuel, è cresciuta notevolmente. Con l’annuncio della Commissione europea che a partire dal 2035 non saranno vendute solo auto elettriche e a idrogeno, ma anche veicoli che utilizzano esclusivamente e-fuel, il tema degli e-fuel è diventato uno dei più discussi e controversi del momento.

Ma cosa sono esattamente gli e-fuel? Gli e-fuel sono carburanti sintetici ottenuti combinando anidride carbonica (CO2) prelevata dall’aria o come sottoprodotto di impianti industriali e idrogeno verde prodotto tramite elettrolisi dall’acqua, utilizzando elettricità da fonti rinnovabili. L’obiettivo principale degli e-fuel è alimentare motori a combustione interna, come quelli presenti nelle auto, camion, navi e aerei, riducendo al minimo le emissioni di CO2 e puntando alla neutralità carbonica dei trasporti.

Tuttavia, al momento gli e-fuel sono ancora poco diffusi e costano molto. Attualmente, l’unico e-fuel disponibile per l’acquisto da parte dei privati è la Zero Syn95, venduta al prezzo di 2.841 euro al litro nella speciale tanica Launch Edition da collezione, mentre la tanica Premiere Edition sarà disponibile dal 2025 al prezzo di 56,8 euro al litro. È importante sottolineare che gli impianti di produzione di e-fuel su scala industriale sono ancora in fase sperimentale e di prova, con una produzione limitata destinata principalmente a test su aerei e navi.

Tuttavia, ci sono diverse aziende e impianti in tutto il mondo che stanno lavorando per sviluppare e produrre e-fuel su larga scala. Uno di questi è il George Olah Renewable Methanol Plant situato a Svartsengi, in Islanda, che sfrutta l’anidride carbonica prodotta da un impianto geotermico insieme all’idrogeno verde per produrre eMetanolo. Questo impianto è attivo dal 2012 e può produrre fino a 4.000 tonnellate di eMetanolo all’anno.

Un altro impianto rilevante è Haru Oni Demonstration Plant, situato a Punta Arenas, in Cile. Questo impianto è noto per la produzione di metanolo sintetico e benzina sintetica, con la partecipazione di società come Porsche, Siemens Energy, ExxonMobil, Enel Green Power e altre. La produzione di eMetanolo dovrebbe raggiungere il milione di tonnellate nel 2027, e l’impianto prevede di aprire nuovi stabilimenti negli Stati Uniti e in Australia.

Inoltre, ci sono progetti in corso come Infinium Electrofuels in Texas, Stati Uniti, Synhelion Solar Fuels in Spagna e altri ancora che stanno lavorando per la produzione su scala industriale di e-fuel come eKerosene, eBenzina ed lcuni progetti, come Infinium Electrofuels in Texas, Stati Uniti, e Synhelion Solar Fuels in Spagna, stanno lavorando per la produzione su scala industriale di e-fuel come l’eKerosene, l’eBenzina ed altri ancora. Questi progetti si basano sull’utilizzo di energia solare per alimentare il processo di sintesi degli e-fuel, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale complessivo.

È importante sottolineare che la produzione di e-fuel richiede una grande quantità di energia, soprattutto se l’obiettivo è utilizzare energia rinnovabile. Pertanto, è fondamentale aumentare la capacità di generazione di energia pulita per supportare la produzione di e-fuel su larga scala.

Nonostante le sfide attuali, gli e-fuel sono considerati una soluzione promettente per la decarbonizzazione del settore dei trasporti, in particolare per i veicoli che non possono essere facilmente e completamente elettrificati, come aerei, navi e veicoli pesanti. Gli e-fuel possono essere utilizzati nei motori esistenti senza richiedere modifiche significative, offrendo così una transizione più agevole verso un sistema di trasporto a basse emissioni di carbonio.

Tuttavia, è importante ricordare che gli e-fuel non sono una soluzione a lungo termine per ridurre le emissioni di CO2. L’obiettivo principale dovrebbe essere quello di promuovere l’elettrificazione dei trasporti utilizzando energia proveniente da fonti rinnovabili dirette. Gli e-fuel possono fungere da soluzione transitoria durante la transizione verso un futuro completamente sostenibile.

In conclusione, gli e-fuel rappresentano una promettente alternativa ai carburanti convenzionali, poiché offrono la possibilità di ridurre le emissioni di CO2 nel settore dei trasporti. Tuttavia, la produzione su larga scala e l’accessibilità economica degli e-fuel rimangono ancora sfide significative da affrontare. È fondamentale continuare a investire nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie sostenibili per accelerare la transizione verso un sistema di trasporto a basse emissioni di carbonio.